Lo studio della cellula è spesso ostico per i ragazzi:
difficile immaginarsi costituiti da particelle viventi così piccole che si nutrono, respirano, eliminano sostanze di rifiuto, si riproducono e muoiono lontane da “occhi indiscreti”. Proprio così, perché una cellula è difficile vederla ad occhio nudo, le sue dimensioni sono dell’ordine di micrometri.
Come far comprendere, allora, in modo percettivo le dimensioni in gioco in un ambiente che per noi è talmente piccolo da essere, di fatto, impercettibile? Un buon trucco, che può aiutare gli studenti a prendere confidenza con l’infinitamente piccolo, è quello di portarlo a dimensioni a noi più congeniali attraverso la costruzione di modellini.
È quello che hanno fatto gli alunni della classe 1^ C delle Scuole Negrelli nell’ambito di un percorso dedicato alla biologia. L’attività manuale, oltre a fissare meglio nella memoria i concetti chiave e le strutture, ha favorito la socializzazione e l’inclusione, aspetti fondamentali per creare un clima di classe sereno. I modellini sono stati realizzati utilizzando materiali facilmente reperibili in casa. E questo è il risultato (Clicca sull'immagine sottostante per vedere il video)