Nell'ambito del progetto #ben-essereinclasse (finanziato dalla Fondazione Caritro con il bando SISTEMA SCOLASTICO CHE RIPARTE), all'inizio dell'anno scolastico 2021-2022, è stato proposto alle nostre classi prime della scuola secondaria di primo grado e ai docenti dei consigli di classe un percorso di Comunicazione NonViolenta.
I nostri formatori sono stati i seguenti:
dott. Nicola Zonta
Counsellor professionista, specializzato nell’ambito educativo Mediatore e formatore in comunicazione nonviolenta, membro dell’equipe adolescenti dello studio pedagogico Proposte Educative con sede in Cornedo Vicentino (VI), collabora con pedagogisti, educatori, psicologi e psicoterapeuti in progetti improntati al benessere di ragazzi e adulti nell’ambito scolastico e familiare.
Svolge attività di formazione sulla comunicazione nonviolenta a docenti e ragazzi delle scuole medie di primo grado.
avv. Maddalena Provolo
Mediatore, facilitatore del conflitto e formatore in comunicazione nonviolenta
Il percorso di Comunicazione Non Violenta attivato presso il nostro Istituto ha avuto come titolo “Comunicazione Nonviolenta e gestione del conflitto a scuola” .
Di seguito la presentazione del percorso e la descrizone delle attività.
La comunicazione nonviolenta, chiamata anche “comunicazione empatica” o “linguaggio giraffa” è un modello comunicativo basato sull’empatia ideato dallo psicologo statunitense Marshall Rosenberg. Tale forma di comunicazione poggia sulla fiducia che, attraverso la
connessione ed un uso onesto del linguaggio, possiamo costruire relazioni improntate alla cura, alla cooperazione e alla consapevolezza.
Il tratto distintivo della CNV è la qualità empatica della connessione sostenuta dal riconoscimento dei reciproci bisogni.
Gli effetti della CNV nella propria vita sono:
• espressione onesta dei propri sentimenti e bisogni;
• capacità di formulare richieste chiare agli altri;
• libertà di scelta e autodeterminazione;
• moltiplicazione delle strategie per soddisfare i propri bisogni;
• consapevolezza di ciò che facilita la comunicazione costruttiva e di ciò che la ostacola;
• fiducia nella nostra capacità di trasformare incomprensioni e situazioni di tensione in nuovo dialogo
Migliorare il dialogo con sé stessi e con gli altri significa saper esprimere autenticamente ciò che sentiamo e vogliamo, nel rispetto di ciò che sentono e vogliono gli altri.
In particolare nell’ambito educativo, la comunicazione nonviolenta:
• rende i ragazzi parte attiva e partecipe della loro educazione, potenziando motivazione, desiderio di contribuire e senso di responsabilità;
• offre strategie per imparare a gestire i conflitti in modo efficace e costruttivo;
• dona ai docenti strumenti per realizzare il proprio benessere e quello dei ragazzi, riducendo la conflittualità e favorendo l’instaurazione di un clima di classe collaborativo che favorisca l’apprendimento;
• viene utilizzata nella prevenzione e sensibilizzazione verso problematiche di tipo relazionale quali bullismo, gestione della rabbia, isolamento e disagio sociale;
• incoraggia la disponibilità all’ascolto dell’altro, l’autostima, la fiducia nell’espressione di sé e la consapevolezza dell’impatto delle proprie azioni;
• promuove l’apprendimento di life skills identificate dall’OMS, quali: consapevolezza di sé, empatia, gestione dello stress, gestione delle emozioni, comunicazione e relazioni efficaci, pensiero creativo, problem solving.
La formazione per i docenti coinvolti nel percorso è consistita in:
• laboratori esperienziali sui fondamenti della comunicazione nonviolenta (giochi di ruolo, simulazioni, lezione dialogata)
• cerchio di potenziamento delle abilità empatiche
• consulenza e sostegno a lungo termine
• supporto nella pianificazione di attività educative improntate alla comunicazione nonviolenta
• spazio di ascolto empatico
• elaborazione di strategie su problemi vivi proposti dai docenti
• focused empowerment sull’uso protettivo della forza, empatia d’emergenza e gestione del conflitto ad alta intensità emotiva
Agli alunni sono stati proposti:
• giochi collaborativi sui fondamenti della comunicazione nonviolenta;
• laboratorio pratico per formare i ragazzi in mediazione e facilitazione dei conflitti tra pari;
• laboratorio di gestione e comunicazione dell’emozione attraverso la rappresentazione e il role playing
• attività ludico-espressive per allenare la comunicazione efficace e l’espressione dei propri bisogni in modo assertivo
Gli obiettivi perseguiti durante la formazione dei docenti sono stati i seguenti:
• padronanza di competenze nella gestione delle dinamiche relazionali della classe e nel mantenimento di un clima sereno di apprendimento
• fiducia nel dialogo empatico come risorsa per l’emersione di strategie efficaci
• benessere emotivo e riconoscimento dei propri valori
• rete di sostegno e mutuo supporto tra colleghi
Gli obiettivi per le attività proposte per gli alunni sono stati i seguenti:
• consapevolezza del proprio potere personale nella gestione di sé e delle proprie emozioni
• abilità di ascolto empatico e cooperazione
• familiarità con l’espressione onesta del proprio mondo interiore e capacità di instaurare relazioni soddisfacenti
• rispetto per il reciproco spazio di autonomia
• capacità di risolvere in conflitti in modo autonomo
Bibliografia
Marshall B. Rosenberg, Le tue parole possono cambiare il mondo. Come l’empatia ci aiuta a costruire la pace. Ed Esserci
Marshall B Rosenberg, Educazione reciproca Ed. Esserci
Marshall B. Rosenberg, Preferisci avere ragione o essere felice? Ed. Esserci
Marshall B. Rosenberg, Le parole sono finestre (oppure muri) Introduzione alla comunicazione nonviolenta Ed Esserci
Marshall B. Rosenberg, Comunicazione e potere. Ed Esserci
Serena Rust, Quando la giraffa balla col lupo. La comunicazione nonviolenta in quattro passi. Ed. Macro
Thomas D’Ansembourg, Più felici di così... si può Ed Esserci
Thomas Gordon, Insegnanti Efficaci Ed. Giunti